LE ODI

20200303_141811

LE ODI
A cura di Ludovico Anastasi

 

20200303_141811

 

LO SPECCHIO

Mi ritorna una immagine straniera: le fiato sopra, faccio una x per cancellarla. Lei, caparbia, resta: piu’ annoiata, immusonita, quasi offesa dal mio far finta di non conoscerla. Apro l’acqua calda per appannarla: il vapore condensa e cola, fa lacrime in riga dritta. Cosi’ riappare la mia faccia: segno una virgola…e’ gia’ cancellata.

 

UN AMORE

Ti porterei nel cuore di un malinteso perche’ mai si chiami caso, fortuito incontro, ma richiamo, distesa eco dalle grotte dell’universo piu’ remoto. Col consenso degli Dei, un bacio sigillato dal mistero.

 

DI NOSTRA FINE

Avra’ pure un suo felice peso, leggero, senza tornaconto, qualcosa di umano, anche per difetto, in senso buono, come lo stizzito viso di un bambino per un gioco perso: nulla di grave in fondo. C’e’ che non lo so, non lo sappiamo, ed ogni giorno la nutriamo dentro, la ingrassiamo, con l’illusione di scacciarla con breve gesto della mano.

Tags:  , ,