Curiosità

Il Ricettario: i biscotti Balilla

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Il Ricettario

A cura di Franco Di Guardo

BALILLA è il nome del fanciullo che a Genova nel 1746, col suo gesto di ribellione, diede inizio alla rivolta popolare contro gli Austriaci. Questa figura fu utilizzata e strumentalizzata dal regime fascista come simbolo della sollevazione degli oppressi, e divenne modello di un’infanzia omologata a una visione militarista dell’Italia. L’Opera Nazionale Balilla nasce il 3 aprile del 1926, ed era finalizzata all’assistenza e all’educazione fisica e morale della gioventù, infatti la cultura militare si fuse con l’educazione fisica e la scuola pubblica divenne un luogo di propaganda. L’ONB era suddivisa in tre categorie in base all’età, ai Balilla appartenevano solo i giovani di 8 e 14 anni.

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“Balilla” era anche il nome di un ele...

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LA CHISSȌLA

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IL RICETTARIO

A cura di Franco Di Guardo

“Sostenetemi con focacce d’uva passa,

 rinfrancatemi con pomi,

perché io sono malata d’amore”.

 (Cantico dei Cantici, 2,5)

La “Chissöla” era un pane tradizionale delle valli bergamasche, oramai dimenticato ai giorni nostri, lo ricordano solo i nonni che durante il periodo bellico o nei periodi difficili, era per loro il pasto completo.

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Questa antica ricetta mi è stata gentilmente data dalla signora Ileana Pezzotta, grazie all’interessamento di sua nipote Giulia Gualdi, studentessa liceale ad Alzano Lombardo...

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“Liquore Bellini” Il distillato catanese che faceva inebriare lo spirito!

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IL RICETTARIO
A cura di Franco Di Guardo

“Onorare l’illustre italiano, che con le sue opere si elevò sopra il livello comune, è un santo dovere”. Cosi citava l’articolo della redazione “Bellini”, Giornale Artistico Letterario Teatrale, del 3 novembre del 1901, proprio nel 1°centenario della nascita del “Cigno” catanese, e quest’anno che ricorre il suo 220° anniversario, queste parole conservano ancora tutta la loro attualità! Vincenzo Bellini grande musicista, grande genio della musica è un gigante della storia che ha lasciato il segno, non solo con le sue Opere e con la sua musica, ma anche per i cimeli a lui dedicati.

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La Sicilia, tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento, era al centro dell’attenzione di molti investitori...

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IL RICETTARIO:IL TELAMONE DOLCE

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IL RICETTARIO
A cura di Franco Di Guardo
Dalle armoniche forme greche all’armonia del gusto,  “Il Telamone dolce”, la geniale creazione dello Chef Massimiliano Ballarò.
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I Telamoni dell’antica Akragas, oggi Agrigento, erano delle imponenti statue alte quasi 8 metri e servivano a sostenere il grande Tempio dedicato a Zeus Olimpo,
costruito intorno al 480 A.C. per celebrare la grande vittoria degli Agrigentini contro i Cartaginesi. Il Telamone dell’Olympeion è considerato tra i più grandi dell’arte greca e dell’antichità in Sicilia, ed è conservato nel museo archeologico regionale di
Agrigento, insieme ai resti di altri tre Telamoni, che furono ritrovati nel 1928 durante gli scavi nell’area archeologica, dove attualmente esiste una copia in tufo posizionata a ter...
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I biscotti Umberto, dolci tradizionali di Palma di Montechiaro, soffici come i baffi del Re!

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Il Ricettario

A cura di Franco Di Guardo

Questi biscotti, poco conosciuti e originari di Palma di Montechiaro (AG), venivano preparati esclusivamente dalle mani sante e sapienti delle Monache Benedettine del monastero,  dedicato alla Vergine del Rosario.

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Il cenobio fu fondato dai Tomasi di Lampedusa nel 1659, in esso
sono custodite le spoglie della Venerabile Serva di Dio Suor Maria Crocifissa della Concezione, ovvero la Beata Corbera di cui si parla nello storico romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Anticamente, le monache di questo monastero e quelle Cistercensi di Santo Spirito ad Agrigento, come in altri cenobi moniali sparsi per la Sicilia, erano le uniche custodi delle ricette e dei segreti dell’arte dolciaria siciliana...

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