
ARTE
A cura di Maria Cristina Torrisi
“Un’immersione nell’arte contemporanea racconta l’amore per il mare che si scontra con il suo drammatico volto di amarezza”.
Ha aperto ufficialmente le sue porte al pubblico ieri l’esposizione d’arte “Mareamore Mareamaro”, dell’artista Marina Longo, che sarà visitabile al Foyer del Teatro Bellini sino al 30 agosto 2025, dal giovedì alla domenica dalle 18.00 alle 21.00.
La mostra, organizzata dalla Fondazione Bellini, promossa dall’Assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana della Regione e dal Comune di Acireale, invita ad una riflessione profonda: se da un canto il mare rappresenta un orizzonte di speranza e culla di vita, dall’altro è tragica tomba di vite innocenti.
ll progetto nasce dall’amore profondo dell’artista verso il mare presso cui è nata, un mare diventato baratro di speranze spezzate.
<<Un giorno – ha spiegato Marina Longo – facevo la mia solita nuotata snorkeling quando, incastrata da due sporgenze rocciose semi nascoste, osservai una piccola scarpetta; forse un bimbo l’aveva persa, forse l’aveva portata la corrente. Era da poco avvenuto un grosso naufragio a Lampedusa in cui erano scomparsi tra i flutti anche donne e bambini. Da allora provai un’accorata tristezza per queste persone che finiscono la loro esistenza fuggendo da un inferno dopo l’altro, inseguendo il sogno di una vita migliore così spesso senza nome, senza tomba, senza una pia onoranza. In loro onore composi Il primo basso rilievo a cui purtroppo ne seguirono tutti gli altri. Ad ogni naufragio, ad ogni bambino scomparso, dedico un monumento commemorativo”.
L’artista, tra l’altro insegnante e fondatrice del Circolo artistico di Acireale, ha all’attivo prestigiose manifestazioni collettive di arte contemporanea e, riguardo alle citate opere presenti al Foyer, ha lavorato sulla ceramica, dando animo alle emozioni ed ai sentimenti che nutre per i figli e le madri inghiottite dal mare. A rendere emozionante la serata, la declamazione dell’artista di alcune sue poesie in lingua siciliana accompagnata dalla musica del cantautore Federico Palladini.
Tra le diverse opere, un’installazione in particolare coglie l’attenzione del visitatore: una rete con tante scarpette appese appartenenti agli immaginari bambini che hanno perso la vita in mare.
Il Foyer così apre nuovamente le porte ad un’artista di talento. In merito le parole del vicepresidente della Fondazione Bellini Salvo Emanuele Leotta: <<Accendiamo queste luci del Foyer Bellini che, con la Fondazione, vogliamo ulteriormente valorizzare e lo facciamo in questa che era la via della marina acese, la via che portava al mare, legando idealmente Acireale con l’oltreoceano. Lo facciamo con questo percorso di mostre, ultima dedicata a Salvatore Bonajuto, promuovendo l’Arte per i giovani>>.
<<Dopo l’evento di Noa – ha affermato l’Assessore alla cultura Enzo Di Mauro -, si prosegue con una mostra in quella che è ormai diventata la casa della cultura. Marina Longo propone delle opere che fanno riflettere e che riguardano le tragedie che, purtroppo, si vivono nel nostro mare Mediterraneo. Questo ha dato ispirazione all’artista e le opere che sono esposte meritano di essere ammirate>>.
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