RICORDI SPARSI DI LUDOVICO ANASTASI

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LE ODI/RICORDI SPARSI

A cura di Ludovico Anastasi

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IL TRIBUNALE DI DENTRO

Chi sbatte la porta?

“Il vento – rispondo al nemico mio, me stesso -, infastidito giudice dal tam tam martellante e rapido”.

Una volta il vento era tuo amico, ricordo all’amico mio me stesso. Oggi e’ vietato dar fastidio! A questa amicizia si celebri il processo!.

25 Marzo 2013

TELEGIORNALI

Accolgo l’ingorgo di parole come un fatto tutto mio, escludente la babele di notizie ripetuta ad ore dalle stesse facce a lucido tirate, fra sorrisi e finte smorfie di dolore. Almeno per il culo mi ci prendo io senza tanto farmi male.

14 Gennaio 2015

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DI UN AMORE

Oh Dio, avro’ pure una trave nell’occhio oppure un modesto fuscello, di sottigliezze non e’ questo il momento. Vorrei piuttosto un orizzonte dorato e un prato dove veloce si fa il passo senza che nulla si perda, in cuore e in fiato, del seducente osanna di un bacio.

31 Gennaio 2014

STERILE IRONIA

Il bosco, il sottobosco o addirittura tutto l’Universo al chiuso di una stanza. Non si dipinga il poeta con malagrazia, ha stelle in spalla lungo la frontiera dietro la porta. Roba da giganti, da farci un carro di cartapesta.

12 Febbraio 2014

NUOVO ANNO

Costantemente, di fronte alle contrarie evidenze, le spine sante, viatico per un ritorno all’eden o al non so cosa ci possa riservare la morte, la grande ingiusta, la birbante o, forse, il doveroso niente.

1 Gennaio 2014

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DEGLI UMORI

V’era stato quasi un rinascimento, melodioso concerto con pochi attorno. Poi lungo il corrimano del giorno qualcosa ando’ storto, saltarono parecchie corde del violino, e mica io ero un Paganini che porto’ la sonata a compimento.

12 Marzo 2014

RELIGIOSITÀ

Ebbi un intreccio di tenere voci che oggi m’invita al segno di croce. Vi furono grandi stupori davanti ai presepi. E poi i dubbi piu’ atroci e la paura del Padre.

28 Dicembre 2013

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QUADERNI

E quelle pagine bianche che riempio e a volte straccio, pazienti all’assegnato ruolo, mi confondono quando par dicano che anch’esse sono anime a cui devo ascolto, quella bianchezza contemplando in silenzio sacro prima d’inventarmi poeta a danno loro.

31 Ottobre 2013

IL FREDDO MI SPACCHERA’ LE OSSA

E al suono delle dolenti note mi sveglio stiracchiandomi indolente. Non ho avuto attivita’ oniriche stanotte. Mi manca il sintagma perfetto delle visioni per liberarmi in pianti. Dicono si hanno in sorte luminose stelle quando alle intemperie si resiste in appartamenti caldi. Questione di stile nell’illuminarle.

12 Febbraio 2015

INFANZIA

E mi si marchio’ con menzogna estrema. In tanti di me ebbero arsura. Mi si saboto’ il novello ponte come in guerra. Se rinascere dalle ceneri fu la mia forza, la sgomenta tristezza in me perdura.

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10 Marzo 2015

DUALISMO

E cercammo fra sanguigni rami il dolce infuso per farci più vicini di quanto eravamo, anima e corpo, duellanti a volte l’una contro l’altro, quando il corpo reclama un suo libero arbitrio per gioco nuovo, qualche ora di fuoco esaltato che’ stranieri non siamo quando i sessi s’inchiodano. E che e’ bello quando dura poco e’ un detto contrario all’assente mio trinitario parcheggio. 22 Febbraio 2015