RIFLETTENDO SUL VANGELO DELLA SETTIMANA: GESU’ PARLA AI NOSTRI CUORI

Itinerari dello spirito – Nuove Edizioni Bohemien – Edizione Speciale Marzo 2014

A cura di Carmela Nicolosi

download“In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce”.
(Mt 17, 1-2)

Nel tempo di Quaresima che stiamo vivendo e che è spesso sinonimo di penitenza e mortificazione, ci si aspetterebbe una pagina del Vangelo un po’ “triste” e “cupa”. Questo accade probabilmente perché si è, in parte, persa un’altra importante funzione di questo tempo che prepara il cristiano alla Pasqua.
Questo, infatti, è anche il tempo in cui Gesù ci conduce in disparte, nei meandri delle nostre solitudini per parlare al cuore e per permettergli di brillare come il sole nella vita di ognuno di noi. Forse la vera penitenza per il cristiano di oggi è proprio trovare il tempo di mettere tutto il resto del mondo in disparte per avvicinarsi alla presenza di Dio, trovare il tempo di fare silenzio: un silenzio che interroga e che denuda di ogni apparenza. Di solito, il momento dell’incontro con Dio, la preghiera, è più una lista di richieste, una serie infinita di S.O.S, come se Egli non sapesse tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Oppure è una litania di lamentele e di obiezioni. Forse è proprio il nostro atteggiamento, così poco fiducioso nell’amore di Dio, a impedirci di salire sul Tabor del nostro cuore insieme a Lui, e di permettergli di operare anche in noi una vera trasfigurazione delle nostre ferite. Esse potrebbero diventare feritoie d’amore delle nostre debolezze che potrebbero essere usate da Dio per farci diventare forti nella fede (Quando sono debole, è allora che sono forte, 2 Cor 12,10).

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Allora forse il vero significato della Quaresima è incontrare o ritrovare la bellezza di Dio, la bellezza del rapporto con il Signore, attraverso una sempre maggiore conversione del cuore: Pietro, Giacomo e Giovanni videro la Trasfigurazione di Gesù soltanto perché i loro occhi erano cambiati. Gesù è sempre lo stesso, ma sono loro a essere mutati: il loro cuore si è definitivamente innamorato dell’Amato, Colui che con il Suo amore può rivoluzionare tutto nella vita di ogni uomo, se solo gli permettiamo di farlo.