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Recensioni /Eventi: L’Isola dei Cani

A cura di Vittorio De Agrò

Il Biglietto d’acquistare per “L’Isola Dei Cani” è: Ridotto (Con Riserva).

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“L’isola dei Cani” è un film d’animazione in “Stop Motion del 2018 scritto e diretto Wes Anderson, con le voci originali di : Scarlett Johansson, Bryan Cranston, Liev Schreiber, Tilda Swinton, Edward Norton, Bill Murray, Greta Grewing.

Sinossi:
Wes Anderson torna all’animazione con la sperimentata tecnica a passo uno (vedi Fantastic Mr Fox), a partire questa volta da una storia originale ambientata in una dimensione distopica, in cui uomini e animali antropomorfi convivono. Nel futuro 2037, la crescita incontrollata dei cani e la diffusione di una misteriosa “influenza canina” impone al sindaco della città di Megasaki, nell’arcipelago giapponese, di adottare una drastica misura d’emergenza: mettere in quarantena tutti i cani del Paese, segregandoli su un’isola destinata all’accumulo di rifiuti e immondizia.
In seguito alla scomparsa del suo cane da guardia Spots, un dodicenne di nome Atari Kobayashi dirotta eroicamente un piccolo aeroplano e lo pilota fino all’Isola dei cani. Dopo il brusco atterraggio, viene soccorso da un manipolo di meticci, disposti a tutto pur di sfuggire alla deprimente condizione in cui versano. Commossi dal coraggio e dalla devozione del ragazzino nei confronti dell’animale domestico smarrito, Capo (voce originale di Bryan Cranston), Rex (Edward Norton), Boss (Bill Murray), Duke (Jeff Goldblum) e King (Bob Babalan), si impegnano a proteggerlo dagli uomini che gli danno la caccia e scortarlo nel pericoloso viaggio che deciderà il destino dell’intera Prefettura.
Recensione:
È possibile scrivere e realizzare pellicole di critica politica, sociale e culturale senza risultare però faziosi e retorici , regalando allo spettatore una piacevole, poetica, emozionante ed a conti fatti dando vita a un’ ironica opera d’arte?
Si, è possibile, se il regista ha il nome di Wes Anderson.
Il regista americano con il suo ultimo delicato e divertente film d’animazione in Stop motion “L’Isola Dei Cani”, presentato alla 68 Berlinale, ha dimostrato ancora una volta tutto il suo talento, creatività e sensibilità artistica ed umana.
“L’Isola Dei Cani” è un semplice quanto potente ed incisivo manifesto contro ogni forma di razzismo, intolleranza, sopruso ed abuso della politica.
“L’Isola dei Cani” è una storia lineare, chiara, forse prevedibile in alcuni passaggi narrativi e lenta sul piano del ritmo, ma ciò nonostante affascina, colpisce e coinvolge il pubblico.
Wes Anderson omaggia ancora una volta la cultura giapponese, riuscendo a mescolare l’anima nipponica con quella americana, gettando le basi per una struttura narrativa efficace ed incisivo.
Ci piace ricordare un passaggio del film quando uno dei cani protagonisti della storia chiede direttamente allo spettatore “Da quando noi cani siamo diventati pericolosi per voi umani? Perché ci Odiate? Perché ci volete confinare nell’isola dei rifiuti?”
Una domanda tenera, ingenua, stupita che potrebbe dire oggi un qualsiasi immigrato regolare che vive nel nostro Paese.
Anderson racconta attraverso la metafora dei cani come sia in atto un imbarbarimento della nostra società e come sia sufficiente un’azzeccata campagna mediatica per influenzare e condizionare in modo negativo l’opinione pubblica.
Nessun Muro è giustificabile. Nessuna razza umana od animale può essere deportata per fini politici o propagandistici
La scelta temporale di Anderson d’ambientare il film in Giappone in futuro non molto lontano, ha ancora un significato drammaturgico ed un preciso avvertimento culturale oltre che politico: Attenzione a chi decidiamo di votare affidandogli responsabilità di governo. Rischiamo che il nostro futuro somigli tragicamente ad un passato che pensavamo morto e sepolto: questione razziale, soluzione finale, sterminio.

“L’Isola Dei Cani” è un film divertente, caldo, accogliente quanto provocatorio e dissacrante, magistralmente diretto e sorretto dalle voci delle star americane (il film è da vedere assolutamente in lingua originale) guidate da uno straordinario Bryan Cranston.
“L’Isola dei Cani” è un film consigliato anche per più piccoli, avendo così l’opportunità di conoscere ed apprezzare un grande cineasta e d’apprendere con il sorriso un importante lezione di civiltà e politica. Evento raro di questi tempi da poter trovare per mano dai nostri politici.