APPUNTAMENTO AL CINEMA : LA BELLA E LA BESTIA

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Recensione /Eventi : La Bella e la Bestia –
A cura di Federica Rizzo

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Una delle favole più belle di tutti i tempi prende vita sul grande schermo nel nuovo live action di Walt Disney, La Bella e La Bestia, diretto da Bill Condon e con protagonisti Emma Watson, Dan Stevens e Luke Evans.

Belle, il personaggio femminile più moderno e attuale, la prima vera “principessa coraggiosa” della Disney, antesignana di quella che oggi definiremmo “nerd”, primo vero esempio di donna forte, che non ha bisogno di un principe, protagonista del 30° film della Disney, La Bella e la Bestia, rivive 26 anni dopo in un live action che non delude e mantiene inalterata la magia e l’emozione di quegli anni.
Mantendosi molto fedele all’originale, La Bella e la Bestia riporta in live action ricco di musica e di effetti speciali la magia che fu del cartoon del 91. Il film sembra voler omaggiare il lungometraggio d’animazione ricreando fedelmente tutte le sequenze e aggiungendo giusto qualcosa in più per “ampliare” il background dei protagonisti ed esplorare, sebbene in modo piuttosto superficiale, aspetti tralascianti all’interno dalla versione animata. Inutile negare che c’è un fortissimo senso di déjà vu nella visione de La Bella e la Bestia; una sensazione di familiarità che non avevamo percepito nelle altre pellicole in live action e che fa sentire quasi a casa lo spettatore. Tutto è inoltre amplificato per arrivare a toccare le corde del cuore e dei sentimenti in maniera piuttosto diretta. Il buon Condon punta tutto sui sentimenti, sull’emotività di alcuni passaggi e sulla presenza di scene e momenti che riscalderanno il cuore di coloro che sono cresciuti con il classico.L’alchimia e il brio dei personaggio secondari riflette la bellezza e la loro importanza nel film come nel lungometraggio animato: Lumière, Tockins, Mrs. Bric, Chicco, Madame de Garderobe, Spolverina, sono loro la vera essenza di questa favola. Spicca inoltre il personaggio di Le Tont (Josh Gad), una vera novità per la storia. Non ha nulla a che fare con il personaggio dell’originale. Un ragazzo in cerca di attenzioni, ma che sa anche ragionare con la propria testa. I suoi duetti e scambi di battute con un Gaston sbruffone, egocentrico, pieno di sé, egoista, interpretato da Luke Evans, fanno ridere di gusto e sorridere nei momenti in cui cartone e film diventano un’unica cosa.

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Belle, seppur sempre indipendente e decisa, appare qui ancor più forte, se non femminista, come alcuni l’hanno considerata. Il personaggio non si limita infatti ad “educarsi”, ma ad educare: da grande lettrice insegna, contro il volere del villaggio, a leggere alle altre bambine, con le conseguenze che ne derivano: essere considerata stramba e diversa. Il sentirsi diversi, la paura del diverso, l’amore oltre ogni cosa e oltre ogni aspetto è sicuramente oggi, come 26 anni fa, il tema di fondo della pellicola.
Al di là dell’impatto visivo, che c’è ed è notevole grazie anche alle scenografie ariose e molto curate, così come la regia, soprattutto nelle ricche scene di gruppo, c’è qualcosa di cui la versione italiana risente fortemente, ed è il doppiaggio delle canzoni che risulta poco approfondito e piuttosto trascurato, considerando che nella versione originale sono i protagonisti stessi a cantare e che il duetto della celebre canzone Beauty and the Beast è affidata a John Leggend e Ariana Grande
La bella e la Bestia saprà far riemergere, da un lato, le bambine che eravamo negli anni 90 e rispolverare un’idea romantica che forse si è potuta assopire con il tempo: la bellezza dell’amore che può davvero cambiare ogni cosa, addirittura trasformare una “bestia” in un principe azzurro, e, dall’altro, incanterà e farà innamorare le bambine di oggi.