Cobas Asacom Scuola: ritirato l’avviso per il servizio scolastico?

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Attualita’

A cura di Alessandra Mercurio

 
“Abbiamo appreso con enorme delusione, da fonti informali, che l’avviso pubblico per l’istituzione di un elenco di operatori accreditati per l’erogazione del servizio di Assistenza all’Autonomia e alla Comunicazione è stato ritirato” dice la pedagogista Rosa Elisabetta Sapuppo, coordinatrice Cobas Asacom Scuola, che lavora nel settore educativo da più di 20 anni .
Lo scorso 30 luglio, infatti, la Città Metropolitana di Catania aveva finalmente pubblicato l’avviso per l’erogazione del suddetto servizio scolastico in favore di studenti con disabilità grave (art. 3 comma 3 L. 104/1992) frequentanti le Scuole secondarie di secondo grado e l’Università.

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Da anni, la Città Metropolitana di Catania promuove numerosi interventi sociali per favorire l’inclusività scolastica degli alunni diversamente abili.
In particolare, grazie a questo avviso pubblico “l’Amministrazione intende utilizzare il sistema dell’istituzione di un elenco di operatori, in possesso di qualifiche professionali idonee, nell’ambito del quale le famiglie potranno individuare liberamente l’operatore cui richiedere la prestazione di assistenza – si legge nel bando – . Tale metodologia è volta a garantire un ruolo attivo all’utente nella definizione e nella gestione del proprio progetto assistenziale, promuovendo altresì una qualificata concorrenza tra i possibili erogatori a parità di condizioni”.
“La pubblicazione di questo avviso rappresenta per noi un traguardo importantissimo – continua la Sapuppo -. Innanzitutto, per le famiglie con studenti in condizione di disabilità grave, sempre più numerosi nel territorio etneo, che potrebbero scegliere liberamente, sin dall’inizio dell’anno scolastico, non solo il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, ma soprattutto l’operatore specializzato con il quale intraprendere il percorso formativo. Inoltre, abbiamo sempre sostenuto e sperimentato la validità del metodo della libera scelta dell’operatore specializzato da parte degli utenti, economicamente conveniente anche per la Pubblica Amministrazione. Non si comprende, perciò, il senso delle polemiche innescate da alcuni sindacati e da altre forze sociali, che sembrerebbero mosse soprattutto da una lettura superficiale del bando e poco attente alle reali esigenze degli studenti con disabilità grave. Noi preferiamo andare avanti, con l’obiettivo di sviluppare un servizio sempre più capace di praticare, concretamente, reali processi di inclusione”.