I biscotti Umberto, dolci tradizionali di Palma di Montechiaro, soffici come i baffi del Re!

image0

Il Ricettario

A cura di Franco Di Guardo

Questi biscotti, poco conosciuti e originari di Palma di Montechiaro (AG), venivano preparati esclusivamente dalle mani sante e sapienti delle Monache Benedettine del monastero,  dedicato alla Vergine del Rosario.

image0

Il cenobio fu fondato dai Tomasi di Lampedusa nel 1659, in esso
sono custodite le spoglie della Venerabile Serva di Dio Suor Maria Crocifissa della Concezione, ovvero la Beata Corbera di cui si parla nello storico romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Anticamente, le monache di questo monastero e quelle Cistercensi di Santo Spirito ad Agrigento, come in altri cenobi moniali sparsi per la Sicilia, erano le uniche custodi delle ricette e dei segreti dell’arte dolciaria siciliana. Ben presto questi “dolci segreti” uscirono fuori dalle mura dei chiostri, infatti oggi si possono trovare gli stessi dolci preparati dalle monache anche in alcune storiche pasticcerie. Ad esempio: ad Agrigento, nella pasticceria Caffè Concordia di Fabio Saito, fondata nel 1948 dal nonno Andrea Saito, premiato come migliore pasticcere sotto il Regno d’Italia, ancora oggi si realizzano i dolci con le antiche ricette del monastero Girgentano. Oppure, nell’Antica Pasticceria del Corso, a Palma di Montechiaro dei Fratelli Morgana, fondata alla fine del 1950 dalla
sig.ra Gaetana detta Pina Tanina, lontana parente di una monaca del monastero di Palma, giornalmente vengono preparati i biscotti Umberto con la stessa storica ricetta di un tempo.

image1

Attualmente, nel monastero di Palma e in quello di Agrigento, si possono acquistare i dolci confezionati dalle poche monache ormai rimaste; famosi sono i dolci alle mandorle, soprattutto i biscotti Ricci. I biscotti Umberto furono dedicati al Re d’Italia Umberto I di Savoia alla fine
dell’Ottocento e sono realizzati con ingredienti semplici: farina 00, strutto, zucchero, uova, scorza di limone grattugiata, vanillina, lievito per dolci, ammoniaca e zucchero a velo. Essi si
presentano a listarelli ben spessi e molto soffici “come i baffi del Re”; si gustano cosparsi di abbondante zucchero a velo, sono ottimi per la prima colazione, per il pomeriggio all’ora del tè, oppure in estate con la granita o il gelato.

image2

La ricetta di questi biscotti mi è stata data dalla cara amica Maria Scopelliti, originaria di Palma di Montechiaro, alla quale è stata tramandata dalla nonna.
Tengo a precisare che sono stati proprio i biscotti Umberto a darmi l’input, ovvero l’idea, per il mio libro “I Siciliani I Dolci I Savoia” della Algra Editore (ricetta a pag.39) presentato esattamente un
anno fa alla Villa Parco Comunale Antonio Aniante di Viagrande il 26 agosto 2020.

Il libro si pregia di avere la prefazione di S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia Principe di Piemonte e Venezia.