IL RICETTARIO:IL TELAMONE DOLCE

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IL RICETTARIO
A cura di Franco Di Guardo
Dalle armoniche forme greche all’armonia del gusto,  “Il Telamone dolce”, la geniale creazione dello Chef Massimiliano Ballarò.
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I Telamoni dell’antica Akragas, oggi Agrigento, erano delle imponenti statue alte quasi 8 metri e servivano a sostenere il grande Tempio dedicato a Zeus Olimpo,
costruito intorno al 480 A.C. per celebrare la grande vittoria degli Agrigentini contro i Cartaginesi. Il Telamone dell’Olympeion è considerato tra i più grandi dell’arte greca e dell’antichità in Sicilia, ed è conservato nel museo archeologico regionale di
Agrigento, insieme ai resti di altri tre Telamoni, che furono ritrovati nel 1928 durante gli scavi nell’area archeologica, dove attualmente esiste una copia in tufo posizionata a terra tra le storiche rovine greche. Un altro Telamone è presente poco distante dalla Valle dei Templi, molto diverso dai suoi precedenti, diciamo un po’ più piccolo e soprattutto più dolce, ideato da un cuoco eccezionale che sta “sull’Olimpo” degli Chef: Massimiliano Ballarò, premiato con la medaglia d’oro alle Olimpiadi di cucina “IRKA 2020” di Stoccarda, e prima ancora, con la medaglia d’argento all’Expogast Villeroy&Boch – Culinary World Cup a Lussemburgo nel 2018.
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In verità questo dolce, nel suo complesso è una vera opera d’arte, la professionalità e il genio creativo delllo Chef Max lo hanno portato a realizzare un dolce unico e raffinato nel suo genere. Il Telamone, riprodotto fedelmente su scala, è composto da una gustosa e morbida mousse al latte di capra “girgentana” (o in alternativa di latte vaccino senza lattosio), e come ingrediente principe il pistacchio DOP di Raffadali. Per la doratura del Telamone viene usata la tecnica dello chablonage, ovvero la doratura a spruzzo con l’aiuto di un aerografo, i cespugli sono fatti di sofficissimo Pan di Spagna al pistacchio DOP di Raffadali, le pietre abbinate ai cespugli vengono realizzate con del
croccante alla mandorla di Favara, invece il sole accanto alla figura è al mandarino tardivo di Ciaculli. Questa opera gastronomica, composta solo da prodotti bio presenti nel territorio, è esclusivamente preparata da Massimiliano Ballarò, oggi Chef Executive del Doric Boutique Hotel, una suggestiva struttura architettonica dotata di moderni “deluxe confort”, incastonata nel paesaggio UNESCO della Valle dei Templi, la quale possiede il suo orto privato per le erbe aromatiche, utilizza energia fotovoltaica e termica, e per l’acqua ha un impianto di fitodepurazione, una struttura interamente eco-friendly.
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Nel panoramico ristorante “Ambrosia” lo Chef Max giornalmente delizia gli ospiti dell’Hotel con i piatti tipici siciliani da lui rivisitati e decorati con perizia e minuziosa attenzione nei particolari, i quali si presentano nella loro unicità negli scrupolosi abbinamenti dei sapori e dei colori, ogni singola creazione è una vera esplosione di gusto che stupisce senza tradire i valori estetici della Magna Grecia.
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