“Il viaggio dell’eroe” con Chris Vogler a Cartoons on the bay

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Recensioni ed Eventi

A cura di Vania Amitrano

“Re leone”, “Hercules”, “Aladin” e “Mulan”, ma anche “Fight club”, “La sottile linea rossa” e “Noah”: tutto questo e altro ancora nel mondo dello storytelling è Christopher Vogler. Sceneggiatore della Disney e insegnante di scrittura audiovisiva alla UCLA, University of Southern California, oggi è stato premiato con il Pulcinella Special Award alla 19° edizione del Cartoons on the bay, Festival  dell’animazione cross-mediale e della tv dei ragazzi promosso dalla Rai nella splendida cornice di Palazzo Labia Venezia.

Il suo intervento in chiusura del Festival dell’animazione cross-mediale e della tv per ragazzi è un successo. “Abbiamo sempre bisogno di storie” dice lo scrittore, il pubblico lo ascolta avvinto e al termine della sua esposizione lo applaude con trasporto.

Oltre che per la Disney, Chris Vogler ha lavorato per Warner Bros. e Fox e da vent’anni è  uno dei più influenti insegnanti di storytelling e filmmaking al mondo. Il suo libro, “The Writer’s Journey: Mythic  Structure For Writers” (in Italia “Il viaggio dell’eroe”, Dino Audino Editore), è attualmente una pietra miliare per sceneggiatori, produttori, drammaturghi, ricercatori e professionisti del mondo dell’intrattenimento. Nella sua lunga carriera ha esplorato in particolare le relazioni profonde che intercorrono tra mondo mitologico e racconto.

“Dal mondo mitologico a quello moderno – ha spiegato Vogler –, lo scopo di una storia è sempre quello di sollevare il personaggio ad un livello superiore. Ogni storia infatti comincia sempre un passaggio dal mondo ordinario ad un mondo speciale”.

Le teorie elaborate da Vogler sulla costruzione di storie emozionanti e intense hanno influenzato buona parte del cinema, delle serie tv e dei video giochi degli ultimi due decenni. Inizialmente si trattava di sette semplici pagine di appunti, un breve vademecum sulla costruzione delle storie e dei personaggi ispirato al noto testo di Joseph Campbell, “L’eroe dai mille volti”. Vogler mise questo memorandum a disposizione degli sceneggiatori dei diversi studios in cui lavorava come Story Consultant e i suoi preziosi suggerimenti hanno fatto il giro di Hollywood.

Con semplicità e precisione Vogler illustra al pubblico del Cartoons on the bay come nasce un eroe e in che modo cresce all’interno di una storia. “Lo sviluppo di una storia – ha spiegato –  segue sempre un andamento e dei passaggi precisi. C’è un inizio, una catastrofe e una chiamata all’avventura che sovente il protagonista rifiuta: perché lo spettatore non si fida di un eroe che non ha dubbi”.

Secondo Vogler per appassionare il pubblico ci sono elementi ben precisi che vanno rispettati, come la figura del mentore, ad esempio Gandalf de “Il Signore degli anelli”, e le diverse prove che un eroe deve attraversare: la barriera, il rito di passaggio, l’ordalia, l’iniziazione. “Servono dei momenti di morte e rinascita in una storia che diano all’eroe la possibilità di redimersi, di purificarsi. Fino ad arrivare al climax, il momento più alto della narrazione, quello, subito prima del finale, in cui lo spettatore ha la sensazione che tutto sia perduto e che l’eroe abbia fallito”.

Infine Vogler richiama una teoria di Campbell secondo cui un eroe può raggiungere il proprio scopo finale solo se rinuncia ad un proprio beneficio per condividerlo con gli altri. Solo in questo modo l’eroe può sollevarsi ad un livello superiore.

Si può dire che l’attuale proliferare di serie televisive di successo sia una diretta conseguenza della diffusione e del seguito che The writer’s  journey ha trovato tra le nuove generazioni di scrittori e sceneggiatori.