LA GIORNATA MONDIALE DELL’ANZIANO

A cura di Maria Pia Basso
onu 2
Oggi, primo ottobre, si celebra la Gionata mondiale dell’anziano, indetta dall’ONU. Per volgere attenzione concreta a una categoria di persone sovente abbandonata a se stessa. Considerata un fardello pesante da sopportare.
1
Avete mai osservato una persona anziana, i suoi movimenti a rilento, le sue parole pronunciate, quasi in silenzio, con  la voce strozzata dall’emozione? Magari sarà stato un grande uomo in passato; avrà ricoperto incarichi importanti ricevendo elogi e riconoscimenti. Adesso che i riflettori ( a torto) si sono spenti, ecco che tutto ciò che è stato, viene riposto nel magazzino dei ricordi, e del brav’uomo resta solo un’ombra che l’incedere del tempo sbiadirà inesorabilmente. Eppure l’anziano vuol far sentire che  la sua presenza è concreta e che commette un grosso errore chi lo  considera ai margini della società. Sa che il tempo trascorso gli ha donato  quella saggezza che vorrebbe condividere con i più giovani. Per sentirsi ancora utile.
2
Non si arrende all’avanzare dei giorni che sembra passino più in fretta, quasi ad annunciare una fine ormai prossima. Getta uno sguardo al passato e si aggrappa alla sua esistenza, ammirandola con lo sguardo implorante di chi non vuole ancora posare il grande libro della vita sul comodino, ma scriverne altri capitoli da leggere e rileggere per comprendere chi è diventato e chi potrebbe o vorrebbe ancora essere. Sarà, forse, che l’adulto dovrà prodigarsi maggiormente al fine di rivalutare una figura determinante nella sua vita da bambino e non meno importante adesso che, smessi i panni, dell’infante, si proietta verso un futuro le cui radici restano pur sempre saldamente ancorate al suo passato?