ACIREALE, SPORTELLO ANTIVIOLENZA. CORSO DI FORMAZIONE PER LE OPERATRICI

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Attualità/News locali
A cura di R.B.

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Nascerà ad Acireale su iniziativa dell’Assessorato alle Pari Opportunità, retto da Adele D’Anna, uno sportello di prima accoglienza che offrirà aiuto, sostegno psicologico e legale alle donne vittime di violenza. Propedeutico all’attività è il corso di formazione per operatrici di sportello centro antiviolenza, che si terrà ad Acireale tra settembre e ottobre, organizzato dall’associazione Donneinsieme Sandra Crescimano, con il patrocinio del Comune di Acireale. Stamattina al Palazzo di Città di Acireale l’assessore Adele D’Anna e la presidente dell’associazione Maria Grasso hanno illustrato alla stampa i dettagli dell’iniziativa. Sono intervenuti anche il primo cittadino Roberto Barbagallo, che ha sottolineato il grande lavoro dell’Assessorato e dell’Associazione e auspicato la formazione di un ampio gruppo di lavoro che sia un riferimento importante per le donne in difficoltà, e la responsabile del Servizio Diritto allo studio Carmela Borzì.

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«Acireale non è esente dal fenomeno della violenza di genere. I dati del Commissariato di P.S. dicono che nel 2016 sono stati effettuati due arresti per violenza contro le donne all’interno delle mura domestiche, due allontanamenti e 15 denunce per maltrattamenti in famiglia. Come sappiamo questa è solo la punta dell’iceberg. Riteniamo quindi necessario aprire uno sportello nei locali comunali che sappia accogliere le richieste di donne che hanno bisogno di aiuto e per far questo ci servono operatrici, psicologhe e soprattutto avvocatesse, che siano formate in maniera adeguata, -ha annunciato Adele D’Anna-. C’è un bando di selezione aperto e facciamo appello alle donne, soprattutto le avvocatesse che vogliono mettersi a disposizione».

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«E’ una grande occasione che ci dà il Comune di Acireale, non si può stare in uno sportello antiviolenza se non si ha una formazione specifica. Le volontarie si ritroveranno faccia a faccia con la violenza e dovranno sapere aiutare le vittime,-ha spiegato Maria Grasso-. Formeremo psicologhe, avvocatesse e operatrici, figure che hanno il primissimo approccio con la donna che si rivolge allo sportello».