AD ACIREALE PRESENTATO IL LIBRO “IL RITORNO”

IMG-20170426-WA0001

Recensioni ed Eventi

A cura di M. Cristina Torrisi

IMG-20170426-WA0003

Venerdì 21 aprile, nella sala stampa del Palazzo di Città di Acireale, si è svolta la presentazione della prima fatica letteraria dell’acese Pina Spinella, Il ritorno. Hanno dialogato con l’autrice il giornalista Gaetano Rizzo e Marcello Proietto, docente e bibliotecario. Spinella, tra le pagine del suo libro, racconta un’esperienza di vita personale: per un evento di malasanità ella si è trovata in coma per circa tre mesi. È proprio questo il tema trattato dall’autrice nel suo volume sincopato dai ricordi della sua vita fino a quel momento vissuta.

IMG-20170426-WA0001

Ha aperto l’incontro Gaetano Rizzo, cognato dell’autrice, che ha presentato, ad un pubblico attento, Pina Spinella e gli elementi più importanti scaturiti dalla lettura del volume. Dopo è stata la volta di Marcello Proietto, allievo dell’autrice quando frequentava la scuola elementare, che ha aperto il suo intervento con una frase presa in prestito dall’Epistulae Morales del filosofo della latinità classica Seneca la vita è come una leggenda: non quanto sia lunga, ma quanto sia ben narrata, è quello che importa. Proietto fa rientrare il racconto dell’autrice nella frase appena citata evidenziando il valore alla vita. La sua relazione è ruotata attorno all’elogio della vita in parallelo con il concetto di vita come commedia e vita vissuta come recitata. L’autrice ha voluto intitolare la sua avventura, seppur sgradevole, ma forte ed intrisa di forti sentimenti che lasciano indelebilmente i segni vissuti, con la scelta del verbo ritornare, ovvero andare, o venire nel luogo da dove si era venuti. Un viaggio non voluto, ma costretto ad intraprenderlo per colpa di quel caso che ogni volta si presenta alla ribalta dei network come malasanità. Tuttavia, l’autrice non esplora mondi nuovi, non effettua un tour tra i meandri di un tunnel chiamato coma: ella nel viaggio rivive goccia dopo goccia i momenti del suo stato d’animo, plasmato di malesseri, ma anche di luce e speranza: quella speranza in cui l’autrice ha creduto fin dal primo momento. Ha chiuso l’incontro Pina Spinella che ha fatto rivivere quell’evento intervallato con la lettura di alcuni passi più significativi del suo libro.