IL 15 DICEMBRE 2013 PRESENTAZIONE UFFICIALE DE “L’UNICUM “Nuove Edizioni Bohémien”

A cura di Giusy Pagano

thumbnailPresentazione ufficiale de “L’Unicum“, la prestigiosa veste cartacea della Rivista Nuove Edizioni Bohémien. L’evento si terrà domenica 15 Dicembre 2013, alle 18, nella Sala degli scacchi del S. Biagio Resort di Acireale. Interverranno il giornalista dott. Antonio Garozzo e i relatori Prof. Alfonso Sciacca e l’avv. Orazio Giovanni Vecchio.

L’INTERVISTA ALL’EDITORE

D: Da quanto tempo era in cantiere questo lavoro?

<<E’ da tanto tempo che si prospettava l’idea di realizzare nuovamente la versione cartacea – ha spiegato l’editore Maria Cristina Torrisi – e finalmente il sogno è diventato realtà. Molti professionisti che da anni mi seguono, e conservano la prima versione cartacea, carezzavano l’idea che essa potesse rinascere. E così, dopo tanta fatica, tanto lavoro alle spalle e la collaborazione di quanti hanno creduto nel progetto, ecco che è “rinata” la prestigiosa realtà, non nuova ma diversa nella veste tipografica, che ho voluto battezzare con il nome di “Unicum”, per sottolinearne la valenza e la rarità. Per cui, un mio particolare grazie va a quanti mi sono sempre stati vicini con affetto, dedizione e solidarietà, credendo nella forza dell’Arte e delle nostre Memorie “incancellabili” perché il nostro passato continuerà a tracciare il cammino del nostro percorso futuro>>.

D: Cosa rappresenta per lei questo traguardo?

<<Sicuramente un importante punto di partenza più che d’arrivo ma sempre un terreno fertile su cui fare sventolare una bandiera che ha il simbolo del coraggio, che ha il segnale della speranza e della forza di volontà. Non posso che sentirmi commossa, emozionata per questo momento perché ho sempre visto il giornale come un mio libro e cioè una creatura che è nata, cresciuta e si è formata consapevole di aver assunto una maggiore identità. Desideravo fortemente che ciò si realizzasse…>>.

D: Stesse rubriche, stessa veste tipografica?

<<In linea generale sì. Ma, come già detto in precedenza, vi è solo un cambiamento di grafica nell’impaginazione e nella scelta del personaggio-pittore e delle sue Muse. Nelle scorse edizioni avevo scelto Alfons Mucha mentre in questa ho preferito Dante Gabriel Rossetti. Una scelta che si avvicina maggiormente ad un periodo storico che mi vede più accostata al movimento dei preraffaelliti>>.

D. Perché il nome Bohémien?

<<Nel mio intento vi è sempre stato il desiderio di premiare le forme d’arte dotate di purezza e libertà d’animo, così come facevano gli artisti della Boemia, poveri ma felici di poter esprimere la loro arte. Ho voluto un giornale che fosse espressione di quelle coscienze che, donando la loro esistenza all’arte, hanno acquisito il vero senso di libertà>>.