Il 30° del MASCI AD ACIREALE

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Recensioni ed Eventi
A cura di Maria Cristina Torrisi
Foto Mario Fiorini

COPERTINA
Il Movimento Adulti Scout acese compie 30 anni. Una presenza silenziosa ma decisamente operativa nel nostro territorio. Nel lontano dicembre del 1987, un gruppo di persone che avevano fatto l’esperienza scout nell’età giovanile, decisero di continuare a vivere uno scoutismo per l’età adulta e a proporlo a persone che non lo conoscevano. Il 9 gennaio 1988 il Movimento venne ufficialmente costituito nella Sala-teatro della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria. Il primo “Magister” chiamato a coordinare la Comunità acese fu il Preside Alfonso Sciacca.

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Domenica 14 gennaio u.s., nella stessa sala-teatro, i soci attuali, uniti a uno stuolo di soci del passato, a una rappresentanza dei giovani scout dell’AGESCI della zona Galatea, ad amici e conoscenti ed a 140 adulti scout provenienti da varie città siciliane, hanno celebrato il trentesimo anniversario. Ha voluto presenziare all’evento Mons. Giuseppe Malandrino che, al momento della nascita della Comunità acese, era Vescovo di Acireale.

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Accanto a lui Don Giovanni Mammino Vicario Generale della Diocesi di Acireale, Don Marco Catalano Rettore del Seminario, Don Gaetano Caltabiano Assistente del MASCI e Don Andrea Cutuli Assistente del Gruppo Agesci Acireale 1°.
Si apre la giornata con la cerimonia dell’alzabandiera nell’ampio cortile della Parrocchia. Gli intervenuti, poi, si trasferiscono nel salone dove, dopo il saluto accogliente dell’attuale Magister Margaret Patanè, la Segretaria regionale del Movimento prof. Rosanna Scuto ha voluto, tra l’altro, precisare: … “sono emozionata e doppiamente contenta: come Segretaria Regionale e come componente della Comunità di Acireale. Come Segretaria noto con soddisfazione la numerosa partecipazione delle Comunità siciliane: questo significa che esiste un forte legame, un forte sentimento di fratellanza e gioia nello stare insieme…Come componente della Comunità di Acireale è bello festeggiare 30 anni di vita con i fratelli della comunità con cui si è stati insieme fin dalla prima ora, numerosi, affiatati, uniti….” .

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L’adulto scout Antonino Leotta inizia, quindi, la presentazione del volume commemorativo “Ti racconto…una storia”. La sua appassionata testimonianza percorre il cammino dei trenta anni con ampie documentazioni storiche e con la originale citazione di diversi avvenimenti. Il volume – da lui meticolosamente curato – è diviso in tre parti: le radici, l’albero e i frutti. Interessanti le varie considerazioni: anzitutto la scelta del “racconto storico” al cui compito è abilitato solo chi fa la storia. “La storia che non è conservatorismo, immobilismo ma la storia che bussa, freme, che non può e non intende fermarsi e vuole andare avanti. Deve andare avanti”. La precisazione, quindi, sulla differenza tra lo scoutismo giovanile e lo scoutismo degli adulti e l’indicazione della realtà della “comunità” come il cuore del movimento. “Dal nostro stare insieme scaturisce ogni attività formativa e operativa – spiega Antonino Leotta – tenendo presente che oggi c’è una forte tendenza verso l’isolamento e comincia a diventare difficile riscoprire che siamo fatti l’uno per l’altro. Siamo fatti per l’incontro. Siamo fatti per relazionarci”.
Dopo una fase iniziale tesa a “capire” l’identità del MASCI, l’allora primo Magister Alfonso Sciacca invitò a chiudere il periodo sperimentale tracciando un cammino più consapevole e coerente con gli ideali dello scoutismo in quattro punti: servizio, educazione permanente, vita comunitaria e vita di Fede.

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Una svolta decisa nel cammino del MASCI avviene con la firma del Patto Comunitario nell’anno santo del 2000. Nell’assemblea straordinaria del 12 novembre a Loreto nasce quel meraviglioso “fare strada insieme nel cuore, nel creato, nella città”. Interessanti le considerazioni sulle tre realtà da penetrare.
Il relatore fa, quindi, un’ampia esposizione della seconda parte del volume soffermandosi su vari avvenimenti che hanno favorito e visto la crescita dell’albero. Ne citiamo alcuni: L’incontro degli scout del mediterraneo ad Acireale nel 2006, vari incontri tematici sulla condizione giovanile, sull’ambiente, sul servizio nella politica e sulla famiglia. La celebrazione del 50° dello scoutismo nella nostra città e la celebrazione del centenario dello scoutismo mondiale. La realizzazione del progetto educativo per i ragazzi del Quartiere di Piazza Dante culminato nel soggiorno estivo di cinquanta ragazzi a Linguaglossa. L’inaugurazione del Largo Mons. Biagio Catania e l’assegnazione di un premio in sua memoria in tre diverse edizioni.

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L’elegante volumetto, corredato da numerose foto, si conclude con la terza parte che, “dopo il racconto e il ricordo fa emergere la testimonianza di uno scoutismo vissuto nel quotidiano”. Perciò “alcuni adulti scout trasferiscono nella problematica del presente la loro esperienza scout”. Dopo la citazione di alcuni loro brani “scritti col cuore e che grondano sudore di vita vissuta”, Antonino Leotta conclude con una immagine che vuole ricordare i fratelli scout che ci hanno preceduto nel sonno della pace.
Gli interventi seguiti hanno accolto la sentita parola del Preside Alfonso Sciacca che ha accennato alla nascita del Movimento ad Acireale evidenziando la valenza del metodo scout nella formazione di tanti giovani e adulti; le considerazione di Carmelo Casano di Messina, uno dei dieci consiglieri nazionali del MASCI; di Cinzia Cama e Orazio Fiannacca che, con Nuccio Costantino, 1hanno rappresentato il MASCI in vari incontri scout internazionali; del Vicario Generale che, tra l’altro, ha portato i saluti del Vescovo Mons. Antonino Raspanti, impegnato in un incontro a livello nazionale; di vari Magister delle varie comunità di Sicilia presenti che, con sorpresa, hanno voluto accompagnare la festa di questo “compleanno” con degli originali doni.
La celebrazione della Messa nella Chiesa Parrocchiale con la calda e intensa omelia di Mons. Giuseppe Malandrino ha conferito un tocco speciale all’evento. Gli ospiti si sono, poi, fermati nel locali parrocchiali per consumare un pasto con la immancabile torta tagliata dall’adulto scout siciliano di più giovane età. Subito dopo, Saro Bella li ha accompagnati in un piacevole giro del centro storico di Acireale con la visita guidata delle Basiliche Cattedrale, San Pietro e San Sebastiano.
Abbiamo ben capito che lo scoutismo (di cui Antonino Leotta ha vissuto una felice esperienza) è fatto di “uomini e donne provenienti da strade ed esperienze diverse, ma uniti dalla convinzione che lo scautismo è una strada di libertà per tutte le stagioni della vita e che la felicità è servire gli altri a partire dai più piccoli, dai più deboli ed indifesi”.