ARTE, IN “ROSSO FUOCO” L’ETNA COME MUSA ISPIRATRICE

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ARTE

L’INTERVISTA DI MARIA CRISTINA TORRISI

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“Rosso Fuoco”. Questo il titolo della pregevole personale d’arte di pittoscultura di Giusy Mintendi, inaugurata lo scorso 9 marzo e visitabile sino alla fine del mese nella Sala Zelantea del Palazzo di Città di Acireale.

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L’esposizione dell’originale col-lezione rientra nel programma E20, promosso dall’Amministrazione comunale acese nell’ambito del mese dedicato alla cultura.

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Avendo avuto modo di ammirare le opere, uniche nel loro genere per la tecnica utilizzata, la “pittoscultura”, e per l’originalità della stessa, ho realizzato un’ intervista con Giusy Mintendi, oggi ospite di Nuove Edizioni Bohémien.

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1 Giusy, complimenti per i tuoi lavori. Come nasce l’idea?

– L’idea è nata dopo aver trascorso la notte bloccata sul Vulcano a causa di una guida poco esperta.

2 Quale il tuo percorso artistico?

– Mi sono formata presso l’ Istituto Statale d’arte di Catania come scultrice. Ho continuato la mia esperienza formativa presso le botteghe dei maestri ceramisti, scultori di carta pesta, dedicandomi inoltre alla pittura classica dei carretti siciliani, fino ad approdare alla mia personale tecnica.

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3 Parlami di questa tecnica che rende le tue opere di grande bellezza.

– Si chiama “Pittoscultura”. Con cenere e lapilli del vulcano Etna, amalgamate con smalti e cristalli, le tele ottengono una tridimensionalità tale da rendersi opere uniche.

4 Dopo aver creato tre volumi interattivi che illustrano le caratteristiche della vasta produzione di più di cento opere opere, cosa hai ideato ancora?

– Ho ideato quattro progetti artistici fondendo la mia arte con altre discipline artistiche: ARTE IN COPERTINA, ARTE IN POESIA, DIPINTI SONORI e DIPINTI DANZANTI. I video sono visibili sul canale ufficiale YouTube.

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5 Giusy, tu approdi alla collezione ROSSO FUOCO dopo aver ideato il quinto progetto artistico ARTE e FITNESS, in collaborazione con atlete professioniste.

– Si. Per la prima volta l’Arte entra in palestra. Sì tratta di installazioni composte da 3/4 tele che rappresentano l’Etna in eruzione. Il Vulcano mostra la sua massima potenza e forza con fontane di lava e altissimi getti di magma incandescenti.

6 Si fonde la visione artistica al realismo della lava che fuoriesce dal cratere del Vulcano più attivo d’Europa. Quali gli elementi che
predominano in queste opere?

– Sono tre: il Rosso che crea calore incandescente; il Nero che rappresenta la cenere vulcanica ed i lapilli; infine i cristalli dorati che creano luce e gioia vibrante alle composizioni.

7 Perché omaggiare il Vulcano?

– Omaggio l’Etna sia perché è la mia musa ispiratrice sia perché fornisce la preziosa materia prima per poter creare le opere.

8 Nel nuovo progetto artistico ARTE e FITNESS. Quale contrapposizione?

– Ho desiderato mettere in contrapposizione la forza magmatica che scaturisce dal Vulcano con la forza e lo sforzo fisico dell’atleta, consacrando le due energie.

9 In tutte le rappresentazioni artistiche è implicita e costante l’energia “FORTE”. Ed è forte e costruttiva una forza primordiale, vitale e creativa, mai distruttiva.
Attraverso le tue nuove opere, quale metafora?

– Voglio metaforicamente sottolineare la connessione tra il creato e il cammino evolutivo interiorizzato di ogni essere umano nel passaggio terrestre. Dai titoli di ogni singola installazione si definisce la corrispondenza reciproca: Sacro fuoco (dalla radice alla corona), Percorso di fuoco (l’evoluzione dell’anima), Fuoco che ride (cuore palpitante), Conca di fuoco (fulcro dell’anima).

10 Questa collezione cosa rappresenta nel tuo percorso artistico?

– Rappresenta una mia maturità, ma non il punto d’arrivo. Anzi, vuole essere l’inizio ad esplorare nuove connessioni.

L’artista Giusy Mintendi invoca energie invisibili e universali per ideare. Le sue opere gettano un ponte tra la nostra comprensione di un Cosmo infinito e la nostra esperienza quotidiana, invitando così gli spettatori a intraprendere un viaggio di interpretazione, scoperta e riflessione dove la narrazione visiva lascia spazio all’emozione impattante che suscita in chi guarda le opere.
Mostra imperdibile per l’unicità e non solo per gli amanti del vulcano Etna.