BENESSERE: MUGHETTO o CANDIDOSI ORALE

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Benesandido
A cura di Federica Zanca

La candidosi orale detta anche mughetto è una malattia infettiva della mucosa buccale sostenuta da
lieviti appartenenti al genere Candida. Tra questi l’agente eziologico più comune nell’uomo è la Candida albicans, lo stesso responsabile della candidosi vaginale.
Il mughetto è riscontrabile più frequentemente nei neonati, ma può manifestarsi anche in adulti immunodepressi e negli anziani, tanto che il riscontro di candidosi orale in un giovane adulto non affetto da neoplasie, né sotto cura cortisonica, deve destare sempre il sospetto di HIV.

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La candida è parte integrante della flora presente nel cavo orale di tante persone e soltanto quando
le difese immunitarie del soggetto si abbassano in modo esponenziale, il microrganismo può proliferare in modo indisturbato all’interno della bocca provocando appunto la candidosi orale di cui il mughetto è la manifestazione più chiara e caratteristica.
Considerato che il mughetto è tipico soprattutto nei neonati come sopraddetto, occorre sottolineare
che i piccoli lo manifestano quando nascono da madri affette da candidosi vaginale, soprattutto se nascono prematuri. I lattanti distrofici sono maggiormente colpiti da questa infezione.
Anche i lunghi trattamenti antibiotici possono provocare la comparsa della candidosi orale poiché tendono a ridurre la flora batterica benefica e saprofita che controlla appunto la crescita della
Candida albicans. Inoltre, il fumo, il diabete e la presenza di condizioni che inducono secchezza delle fauci, nonché l’utilizzo di protesi dentarie completano il quadro dei fattori di rischio per questa patologia, non grave, ma fastidiosa.

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Il mughetto è dato dalla comparsa di macchie biancastre dall’aspetto di latte raffermo, macchie puntiformi che colpiscono in particolare il dorso della lingua; causa bruciore e di solito l’infezione
si estende a gola ed esofago, pertanto, il paziente fatica a deglutire e potrebbe essere febbricitante.
Il lattante mostra la sua insofferenza con crisi di piano e nervosismo, mentre quando l’infezione si trasmette dalla bocca del piccolo al seno materno che allatta, la mamma può accusare dolori ai capezzoli arrossati.
Il mughetto può essere curato usando appositi collutori o risciacqui con soluzioni alcaline quali bicarbonato di sodio e borato di sodio oppure con acqua ossigenata. Se l’infezione colpisce il
neonato allattato al seno, ovviamente le applicazioni per disinfettare devono essere applicate anche ai capezzoli materni; inoltre è consigliabile sterilizzare ciucci e tettarelle.
Se l’infezione sopraggiunge dopo l’assunzione prolungata di antibiotici, il medico potrebbe consigliare l’assunzione di yogurt non zuccherati o di preparati probiotici. Potrebbe altresì essere necessario ricorrere a farmaci di sintesi attivi sulla candida come la nistatina, il miconazolo e il clotrimazolo.
Se il mughetto colpisce persone già affette da altre gravi patologie sarà necessario ricorrere a farmaci molto più potenti secondo le indicazioni del medico di competenza.
Come prevenire?
Per non alterare l’equilibrio della flora batterica locale è necessario seguire uno stile di vita sano che mantenga elevate le difese immunitarie; attività fisica regolare e uno stile di vita sano sono un’efficace profilassi per la prevenzione di tale infezione. La crescita della candida è infatti legata e favorita alla presenza eccessiva di zuccheri nella saliva che contiene glucosio in concentrazioni analoghe a quelle del sangue. ​
In psicosomatica il mughetto nel lattante è spesso indice di emozione che il neonato vive per la difficoltà che incontra nel poppare oppure perché riceve il biberon senza tenerezza e amore.
Nell’adulto se non è legato all’assunzione di farmaci in quantità eccessiva potrebbe essere collegato ad una mancanza di baci e quindi occorre chiedersi se in quel momento della vita si è senza affetto, privi di un legame affettivo e d’ amore. ​