Itinerari dello spirito

CONFINI

A cura di don Carmelo La Rosa

lazzaro

Mi fa molto pensare e riflettere la porta che divide il povero Lazzaro dall’uomo ricco senza nome.

Io mi immagino un cancello, come quelli delle grandi ville, una barriera invalicabile  che tuttavia, impedendo l’accesso  non impedisce la reciproca visione.

Anche se fosse solo una porta, ciò che divide i due è un confine invalicabile, demarcazione netta di proprietà, separazione tra persone che se questa  non ci fosse, si scoprirebbero fratelli.

C’è invece un’ incomunicabilità assoluta perché all’esterno non arrivano neanche le briciole di quella mensa.

Forse vi arrivano soltanto le grida e le voci dei commensali ormai ubriachi che hanno perso il controllo di sé e della situazione.

Mi richiama alla mente la descrizione che fa il Manzoni ,de...

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RIFLESSIONI DI UN SACERDOTE: IL RITORNO

A cura di don Carmelo La Rosa

FIGLIUOL PRODICO

Pensando al Figliol prodigo mi sono accorto che la situazione è un po’ cambiata. Non ci sono soltanto i figli che scappano di casa ma i genitori, spesso anche le mamme che vanno via e abbandonano marito e figli. Molto più i papà che si creano altre unioni e famiglie alternative.

Ad attendere sono i figli che patiscono per la lontananza del padre e aspettano il suo ritorno.

BAMBINO

Tante volte i figli – anche piccoli – si rivelano più saggi dei genitori e riescono addirittura a salvarli.

Ci sono mariti che riescono ad accogliere e riprendersi le mogli smarrite.

E ci sono tante donne che riescono a recuperare i mariti che erano stati risucchiati nel nulla.

Donne che si sono riprese i mariti dopo diversi anni di vagabondaggio, quando ormai erano vecchi e mala...

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LA COLPA DEL “NON DARE”

A cura di don Carmelo La Rosa

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Nel vecchio Testamento non è condannato il non dare ma la rapina. Qui, invece, questo ricco non è condannato per aver preso l’altrui, ma per non aver dato il suo. Non si dice che egli abbia fatto violenza a qualcuno, ma che faceva pompa dei beni ricevuti. Questo ricco non è stato punito per aver rubato, ma perché si abbandonò malamente alle cose che aveva ricevuto. Lo ha condannato all’inferno quel suo non essere guardingo nella prosperità, il piegare i doni ricevuti al servizio della sua arroganza, il non aver voluto redimere i suoi peccati, pur avendone tutti i mezzi. Il ricco non volle dare al povero piagato la più piccola porzione della sua mensa, e nell’inferno è ridotto a chiedere la più piccola delle cose. Negò le briciole e chiede una goccia d’acqua...

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IL NOME DEL SIGNORE

A cura di don Carmelo La Rosa

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Accanto alla grandiosa cattedrale di Siviglia c’è un maestoso campanile, molto largo e alto. La base fa parte del vecchio minareto del tempo dell’occupazione musulmana. Nella parte alta c’è una scritta a caratteri cubitali che si legge benissimo dal basso.

È una frase del Libro dei Proverbi(18, 10):Torre fortissima è il nome del Signore.

È un’espressione che scalfisce la sensibilità.

È una proclamazione della forza e della potenza di Dio.

È una predica gridata dai tetti: quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti.  (Mt 10, 27)

È un annuncio incisivo ed efficace.

È la traduzione in immagine di una grande verità

La testimonianza di una grande fede.

La provocazione a una fede vera.

Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore...

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L’ACCOGLIENZA DEL PADRE

A cura di don Carmelo La Rosa 

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Chiunque si rivolge a Dio con tutto il cuore, gli si aprono le porte, e il Padre
accoglie con tutto l’affetto il figlio veramente pentito. Ma la vera penitenza consiste nel non ricadere e nello sradicare i peccati riconosciuti come causa di morte. Se ne levi questi, Dio abiterà di nuovo in te. È una gioia immensa e incomparabile in cielo per il Padre e per gli angeli la conversione di un peccatore … Vuoi, o ladro, che il peccato ti sia perdonato? Finisci di rubare.

L’adultero spenga le fiamme della libidine. Il dissoluto sia casto. Se hai rubato,
restituisci un po’ di più di quanto hai preso. Hai testimoniato il falso? Impara a
dir la verità. Se hai spergiurato, astieniti dai giuramenti, taglia i vizi, l’ira, la
cupidigia, la paura...

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